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Scopri come si compone un biglietto da visita interessante

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Scopri come si compone un biglietto da visita interessante

Come struttura un biglietto da visita – Il biglietto da visita dice molto del professionista che sei, ecco perché dovresti dargli la giusta importanza e realizzarlo in modo che ti rappresenti in modo adeguato.

I miei consigli sono i seguenti:
Inserisci il tuo logo. In assenza di un logo, punta sul tuo nome e cognome con l’aggiunta di una headline, che indichi di cosa ti occupi;
Inserisci tutti i dati che possono tornare utile non solo al destinatario, ma anche a te. Io, ad esempio, ho commesso l’errore di non inserire la Partita Iva, e ogni volta che devo farmi fare una fattura in un Hotel o ristorante devo dettare io i dati all’altra persona;
Inserisci anche il numero di telefono fisso oltre al cellulare, se ne hai uno. Se hai anche un numero di fax, indicalo, che c’è ancora chi lo usa;
Non inserire la mail aziendale generica, quindi info@nomeazienda.it, ma una personale, quindi nomecognome@nomeazienda.it;
Se hai un’attività locale, indica l’indirizzo del tuo ufficio o esercizio commerciale.

Detto questo, vediamo quali sono le ragioni che dovrebbero spingerti a sfruttare il biglietto da visita.

  1. Non avere un biglietto da visita è considerato poco professionale
    Bisogna ammetterlo, un professionista che non ha un biglietto da visita è visto con un certo sospetto, nella migliore delle ipotesi come una persona superficiale, nella peggiore come un pezzente che non può permettersi nemmeno di pagare un grafico che glielo sviluppi.
    Questo pensiero è meno presente nell’ambito del digital marketing, soprattutto per chi ha un proprio sito web o blog, ma anche in questo caso il mio consiglio è di avere sempre un bigliettino da visita con sé, per dare una immagine più professionale.
  2. Non tutti sono predisposti al digitale
    Se i tuoi clienti sono start-up innovative, è evidente che finirai con l’interagire con loro via Messenger, Skype, Telegram, WhatsApp e altri guazzabugli moderni. Ma se il tuo cliente è un piccolo imprenditore sessantenne che opera nel B2B e produce brugole di alta precisione, non puoi pensare di colloquiare con lui usando questi strumenti, dovrai ripiegare sulle (da me) tanto odiate telefonate che allungano la vita (e non solo). Devi mettere in conto che il tuo interlocutore possa non essere un nativo digitale o un utilizzatore esperto, e che preferisca un rapporto offline, più tradizionale. Non sottovalutare mai questa possibilità.
  3. Il biglietto da visita non è soggetto a nessun condizionamento tecnologico
    Se domani mattina i social sui quali hai deciso di costruire la tua presenza decidessero di chiudere, come faresti?
    Come potrebbero contattarti se le piattaforme usate fino a quel momento, come Messenger, WhatsApp, Telegram, LinkedIn, non fossero più disponibili?
    Certo, è uno scenario apocalittico, ma tu devi sempre investire su qualcosa di tuo, che non subisca i condizionamenti tecnologici, e il biglietto da visita risponde proprio a questa esigenza.
    Volendo fare un esempio meno tragico, potremmo ipotizzare la necessità di fare un restyling del sito, che ti costringerebbe a mettere una Maintenance Page.
    Non avendo più il form di contatto raggiungibile, come farebbe il lead a interagire con te?
    Pensaci.
  4. I biglietti da visita sono molto essenziali offline
    Non si può vivere di solo digital. Anche quando l’acquisizione di clienti avviene tramite il sito o le piattaforme social, prima o poi dovrai anche scollegarti dallo schermo del computer e del dispositivo mobile per presenziare ad un evento, ad una fiera di settore, ad un corso di formazione.
    Insomma, dovrai pur vivere offline. Beh, se partecipi ad una fiera o un evento di settore, distribuire i biglietti da visita è essenziale, oltre a rappresentare una leva per concludere una conversazione con una promessa di contatto.
    Stretta di mano e biglietto da visita convertono. Eccome, se convertono!
  5. A volte il contatto digitale è sinonimo di distanza
    In un mondo in cui tutto è virtuale, in cui le esperienze di condividono prima ancora di viverle, rispondere alla richiesta di un biglietto da visita da parte di una persona con un “puoi seguirmi su Facebook” appare impersonale, come una volontà di tenere le distanze.
    Leggi anche: Mediocrità vs Iperattività: la parabola italiana di chi non si ferma mai
    Della serie “non ti voglio dare il mio numero di telefono, se vuoi scrivimi su Facebook così posso ignorarti”.
    Il biglietto da visita ti consente, quindi, di non creare una distanza tra e l’interlocutore, e di apparire più predisposto al contato.
  6. Il biglietto da visita rappresenta spesso la prima impressione di te e del tuo brand
    Il biglietto da visita è una vetrina, soprattutto quando l’interlocutore non conosce te o il tuo brand e tu devi presentarti per la prima volta ai suoi occhi. Avere un biglietto da visita triste, di quelli stampati nella tipografia del paesino di provincia, non è il modo migliore per valorizzare la tua immagine. Al contrario, invece, progettare e realizzare un biglietto da visita creativo, originale, unico nel suo genere, ti renderà più facilmente riconoscibile.

Conclusioni
Come vedi, un vero professionista non dovrebbe mai sottovalutare il potere di un biglietto da visita, soprattutto per chi opera in settori nei quali l’offline è ancora preponderante. Realizza un business card che ti rappresenta, e che contenga tutte le informazioni che ritieni essenziale condividere con un lead, e ricordati di portarli sempre con te. Non puoi mai sapere quando ne avrai bisogno.